Il complesso monumentale denominato Castello di Mongiorgio, consta di due chiese risalenti all'anno 993 d.C, di cui una totalmente rudere, il castello (in rovina) e una torre castellana (crollata nel 1976), il ponte levatoio con l'arco d' accesso (pericolanti), una canonica, e un campanile (consolidato solo esternamente nel 1888). Tale complesso storico, risalente addirittura al 993 d.C., fu eretto verosimilmente sulle rovine di un tempio pagano romano come suggerito dai ritrovamenti archeologici ora conservati al museo civico medievale di Bologna. Le due chiese sono già citate entrambe nellʼelenco nonantoliano del 1366. La chiesa dedicata in origine a San Sigismondo e dal 1412 a San Sigismondo e San Pietro, è decisamente più antica di quanto non si ri ritenga comunemente. Oltretutto lʼaffresco rimosso dallʼabside è attribuito al pittore Bartolomeo Ramenghi detto il “Bagnacavallo” il che fa pensare che già alla fine del 1400 la chiesa avesse lʼimpianto attuale. Inoltre gli stucchi ancora presenti e sicuramente successivi sono di fattura rinascimentale. La chiesa di San Pietro, detta del borgo e attualmente in rovina, è di origine romanica ma non vi sono elementi per una datazione più precisa. Il complesso oltre ad essere patrimonio tutelato dalla soprintendenza ai Beni Culturali, è di rara importanza nel territorio in quanto rappresenta uno dei pochi esempi a noi pervenuto, di castello medievale dell'Emilia Romagna conservante ancora lʼaspetto originario. Purtroppo già dal 1700 e ancor di più dal dopoguerra a oggi, il castello ha conosciuto un lento ma inesorabile declino e abbandono.